Consumo elettrodomestici … In euro

Consumo elettrodomestici … In euro

Diciamoci la verità: quando compriamo un’elettrodomestico, che sia un TV, una lavatrice o una semplice stufetta elettrica per il bagno, la nostra attenzione cade anche sull’etichetta del consumo energetico. Classe A o classe A+++?

La nostra scelta ovviamente ricade quasi sempre sul prodotto più efficente essendo, a volte, disposti ad investire 50,100 euro o più per avere l’elettrodomestico che consuma meno.
Ma in quanto tempo ammortizzeremo la differenza prezzo tra in classe B o un classe A+? Mesi? Anni?
Quanto incide in euro sulla nostra bolletta un’eletrodomestico che ha come classe energetica una categoria più bassa?
Con questo articolo cercheremo di fare chiarezza sull’argomento analizzando due situazioni tipo. Vedremo insieme quanto costa usare una stufa elettrica per il bagno e quando ci costa usare la nostra asciugatrice… (Il criterio di calcolo si può applicare a qualsiasi elettrodomestico)
Come prima cosa dobbiamo stabilire il costo dell’energia elettrica. Tale costo è espresso sulla nostra bolletta e utilizza come metro di misura il kWh. (kilowatt/ora).
Non ci dilungheremo troppo sull’argomento “costo in euro per kWh (€/kWh)”  perché lo approfondiremo in un’altro articolo che sarà pubblicato più avanti dove spiegheremo il funzionamento delle fasce orarie e gli ’scaglioni di consumo’ proposti da alcuni operatori di energia elettrica.
Diciamo che ‘mediamente’ il costo dell’energia nel nord italia si aggira a 0,20€ al kWh.(Compreso di IVA e accise)
Tabella Costo medio
Tabella Costo medio
Come si calcola il consumo di un’elettrodomestico?
Su i piccoli elettrodomestici (microonde, stufette elettriche, scope elettriche, ecc) è sempre specificata la potenza assorbita in watt, chiamata anche potenza di targa.
Per esempio su una stufetta elettrica troverete l’etichetta informativa che avrà specificata la potenza assorbita in watt. Da non confondere con la tensione (in italia 230V). Per esempio sulla mia stufetta leggo 2200W.
Ovviamente questo dato è riferito all’assorbimento massimo della mia stufetta. Quindi con velocità al massimo e temperatura al massimo.
Per fare un’esempio, sarebbe come se dicessimo che la nostra macchina consuma 5 litri per percorrere 100km. Questo dato (5l x 100km) si riferiscono ad un ‘tipo di utilizzo’ (a velocità costante 110km/h). Se vario la velocità della mia vettura varia anche il consumo.
Quindi, se la mia stufetta ha 4 velocità e io la uso sempre sulla velocità 2 con temperatura al massimo (uso tipo), la potenza specificata andrà ridotta. Ipotizziamo che in queste condizioni la nostra stufetta assorba 1500W.
Come calcolate il consumo orario? (kWh)
Semplice: Consumo in Watt x Ore di utilizzo. Quindi se la stufetta viene utilizzata trenta minuti al giorno il calcolo da fare sarà: 1500W per 0,50 (la meta di 1 ora). risultato 750Wh o 0,75 kWh. Consumo mensile? 0,75 kWh per 30 giorni.  Risultato 22,5 kWh di consumo al mese. Tradotto in euro: 22,5 kWh per 0,20€. Risultato 4,5€ di consumo medio al mese.
Ovviamente i piccoli elettrodomestici, visto la brevità di utilizzo nell’arco della giornata, non incidono molto sulla nostra bolletta.
Ma che dire dei Grandi elettrodomestici?
In base al tipo di elettrodomestico, nelle specifiche troviamo un dato in più rispetto alla semplice stufetta: Il consumo medio annuo espresso in kWh.
Tornando all’esempio dell’autovettura è come se leggessimo che la nostra auto consumi 100 litri di carburante in un’anno.
Come detto precedentemente sono molti i fatturi che possono variare questo dato.
A differenza di un elettrodomestico come il frigorifero, che ha un consumo costante nell’arco dell’anno, in una lavatrice o un’asciugatrice le variabili possono essere molte: Quanti cicli di asciugatura effettuo in un mese? Che ciclo di asciugatura seleziono ad ogni utilizzo?
Ecco perche la maggior parte dei produttori specificano il consumo in kWh per singolo ciclo.
Prendiamo ad esempio due Asciugatrici della stessa marca ma con classi energetiche diverse. La prima classe B e la seconda classe energetica A+.
Nelle specifiche potete trovare sia il consumo medio annuo che il consumo a singola asciugatura.
Il consumo medio annuo nell’asciugatrice è calcolato ipotizzando 10 cicli di asciugatura al mese. 120 all’anno.
Proviamo a fare un calcolo?
 
Stando alle specifiche del costruttore e alla tariffa media che abbiamo ipotizzato di 0,20€ al kWh un’asciugatrice in classe B consumerebbe all’anno (con 10 cicli a pieno carico al mese) 560 kWh cioè 112€. Mentre l’asciugatrice in classe energetica A+, nelle stesse condizioni, consumerebbe 305 kWh. Espressi in euro 61€,  con una differenza tra le due asciugatrici di ben 50€ all’anno di consumo corrente a favore ovviamente della classe A+.
La differenza di costo al momento dell’acquisto (269€ per la classe B e 419€ per la classe A+) è di 150€.
Non sono pochi è vero, ma carta e penna alla mano abbiamo dimostrato che in soli tre anni ammortizzeremo la differenza di costo tra un’asciugatrice e l’altra.
Ovviamente la differenza diventa più ‘consistente’ se utilizziamo l’elettrodomestico più spesso nel mese.
Anche il calcolo a singolo lavaggio potrebbe essere curioso.
Ad esempio l’asciugatrice in classe B consuma 4,75 kWh = 0,95€/ciclo. Mentre la Classe A+ nelle stesse condizioni consuma 2,64 kWh. 2,44€/ciclo.
Interessante vero?
Potete utilizzare questo metodo di calcolo per tutti gli elettrodomestici che avete in casa.
Ricordando che per i piccoli elettrodomestici difficilmente è riportato il consumo in kWh ma è specificata la potenza assorbita. Sarete poi voi a calcolare il kWh moltiplicando la potenza per le ore di effettivo utilizzo.
Per elettrodomestici più ‘Grandi’ il dato di consumo medio annuo è quasi sempre specificato e in quel caso il calcolo è più semplice.
A questo link potrete trovare una semplice tabella, divisa per tipologia di elettrodomestico, dove potete darvi un’idea del consumo medio annuo di un elettrodomestico in base alla sua classe energetica.