Orto sul balcone: introduzione.

Orto sul balcone: introduzione.

Buon giorno!

IMG_0054Oggi vorrei parlarvi di una tendenza che sta davvero interessando sempre più persone: coltivare l’orto sul balcone!

È vero ci stiamo avvicinando all’inverno! Ma nulla toglie che possiamo avere qualche vaso o una piccola serra (acquistabile a 20/30€) sul nostro balcone.
E poi, diciamolo, a chi non piace trovare frutta, verdura, erbe e aromi freschi ogni giorno e soprattutto a prezzi praticamente nulli? A tutti vero…?

Però l’idea di dover spendere risorse, energie e sopratutto tempo per farlo alletta pochi di noi.

Ecco perché molti rinunciano in partenza a quello che potrebbe rivelarsi con il tempo un divertente e salutare passatempo!

La maggior parte di noi, però, non ha la fortuna di avere un orto nel proprio giardino o addirittura nemmeno il giardino..  Forse possiamo può contare solo su un piccolo spazio sulla nostra terrazza.. Ecco che allora l’idea di coltivare un orto diventa ancora più difficile! Non è così!!!   Con i giusti materiali e accorgimenti possiamo farcela!
Non abbiamo la pretesa di insegnare nulla di nuovo! Per questo di seguito nell’articolo riporteremo dei link utili per chiunque voglia iniziare a fare della coltivazione il proprio hobby!
Su questo argomento pubblicheremo presto altri articoli perché si sa, chi fa da se fa per tre e chi coltiva da se le proprie verdure, i propri frutti ecc… ci guadagna oltre che economicamente anche qualitativamente!

Avremo modo di farvi vedere nello specifico come coltivare l’oro sul balcone, nei vasi, lavori fai da te per come accomodarli al meglio come curare l’orto anche in giardino, e interviste a chi già lo fa da tempo per consigli utili su come iniziare e proseguire nella maniera migliore!!

Insomma continuate a seguirci e a condividere con noi le vostre costruttive opinioni!

 

Dote unica lavoro, Aperte le iscrizioni!

Dote unica lavoro, Aperte le iscrizioni!

In questo primo articolo della sezione “News da mondo” vogliamo condividere con voi una news riguardante la dote unica lavoro. 

Infatti la regione Lombardia ha aperto le iscrizioni per accedere ad uno dei corsi proposti dall’ente Èspero.
Èspero propone un catalogo di corsi sulle nuove tecnologie (video, audio, grafica, web, app, internet marketing, google apps) che possono essere totalmente finanziati con il nuovo sistema della Dote Unica Lavoro di Regione Lombardia. Ecco alcuni degli ambiti della formazione proposta:

  • Grafica Editoriale
  • Editoria Digitale
  • Grafico Pubblicitario
  • Fotoritocco
  • Sviluppatore App
  • Videomaker (Apple)
  • Videomaker (Adobe)
  • Sistemista Apple
  • Tecnico Hardware Apple (ACMT)
  • Web Designer
  • Web Developer
  • Digital Marketing
  • Excel
  • 3D (Cinema 4D)
  • 3D (Maya)

Chi può accedere a questi fondi?

Residenti/domiciliati in Regione Lombardia che rientrino nelle seguenti categorie:

A)  Occupati

B)  Disoccupati

C)  Occupati in mobilità

D)  Liberi professionisti

E)  CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria)

F)  CIGD (Cassa Integrazione Guadagni in Deroga)

G)  Accordo/contratto di solidarietà

Come presentare la domanda?

Collegarsi a questa pagina e seguire la procedura che troverete in fondo alla descrizione.

Affrettatevi i fondi sono limitati e la richiesta è elevatissima

Giostrina Bebè.. Fai da Te!

Giostrina Bebè.. Fai da Te!

Buon giorno!

Abbiamo appena visto come riciclare del barattolini di vetro degli omogeneizzati. E i coperchietti?
Beh prima di buttarli, mi sono voluta ‘imbattere’ in un lavoretto diciamo abbastanza “casereccio” ma si sa quando si crea qualcosa per i bambini la forma non sempre è importante! Sono mamma e quando vedo mio figlio giocare con una molletta piuttosto che con la macchinina telecomandata mi riprometto di non spendere più soldi in giocattoli! Le cose semplici sono quelle con cui sviluppano la fantasia. Creare con un calzino una marionetta è più divertente ed economico che comprarla già fatta! Ecco perché mi piacerebbe, anche in futuri articoli, spendere qualche parola e fornire qualche idea per creare giochi per bambini. Non siamo pedagogisti, semplicemente cercheremo di condividere le nostre idee personali in fatto di giochi!

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Esenzione ticket

Esenzione ticket

A ognuno di noi capiterà, più o meno frequentemente, di dover ricorrere a qualche servizio della nostra struttura sanitaria. Da un semplice prelievo del sangue a una visita specialistica, una cosa accomuna queste prestazioni: Il pagamento del ticket o della prestazione stessa.

“A pagamento o con la mutua?” ci chiede l’impiegata..
Questo perche grazie al nostro sistema sanitario nazionale, il cittadino che è disposto ad aspettare qualche settimana (o mesi!) in più, può ricevere un sostegno finanziario da parte del SSN (sistema sanitario nazionale) e non dover sostenere interamente il costo della prestazione medica, ma pagare solo il Ticket.
Il ticket sanitario, in realtà, è una quota di partecipazione da parte nostra, al costo di prestazione del SSN
Anche se l’importo del ticket è una riduzione di quello che dovrebbe essere il costo intero della prestazione, in alcuni casi il SSN prevede che alcuni soggetti siano esenti dal pagare anche il solo ticket.
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Vediamo quali sono i soggetti che possono usufruire di queste esenzione:
  1. minori di 14 anni (fino al compimento del 14° anno di età, indipendentemente dalla posizione reddituale del nucleo familiare di appartenenza);
  2. minori di 6 anni appartenenti a nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a € 36.151,98;
  3. cittadini di età superiore ai 65 anni con reddito complessivo familiare non superiore a € 36.151,98;
  4. cittadini di età superiore a 65 anni con reddito complessivo familiare compreso tra i € 36.151,98 e € 38.500,00;
  5. titolari di pensione al minimo ultrasessantenni e familiari a carico con reddito complessivo familiare inferiore a € 8.263,31, incrementato a € 11.362,05 in presenza di coniuge a carico e di ulteriori € 516,45 per ogni figlio a carico;
  6. titolari di pensione sociale e loro familiari a carico;
  7. lavoratori in mobilità, in CIGs, in CIG deroga, in contratto di solidarietà difensivo e loro familiari a carico. Disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego e familiari a loro carico.
Dove fare richiesta?
Bisogna recarsi presso l’ASL di appartenenza (dove si andrà a compilare il modulo per l’autocertificazione) portando con sé la carta regionale dei servizi e la fotocopia dei documenti d’identità.
Spetta anche a soggetti con:
  • Patologie croniche
  • Malattie rare
  • Invalidità
  • Gravidanza (Le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di gravidanza hanno diritto ad eseguire gratuitamente, senza partecipazione alla spesa (ticket), alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche)
  • HIV
In alcuni casi, la richiesta per l’esenzione del ticket viene fatta direttamente dallo specialista; con il modulo compilato dallo stesso basta recarsi all’ASL dove ci verrà rilasciato il codice d’esenzione.
Essere esenti nel pagare molte visite, se non tutte, è di aiuto per chi è costretto a controlli periodici e per chi, purtroppo, ha perso il lavoro..
Un consiglio che vi posso dare è quello di prendere visione, sul sito della propria Regione, l’esenzioni presenti e le modalità utilizzate.
 
Consiglio per niente scontato!
Tera per economizzando.it
Consumo elettrodomestici … In euro

Consumo elettrodomestici … In euro

Diciamoci la verità: quando compriamo un’elettrodomestico, che sia un TV, una lavatrice o una semplice stufetta elettrica per il bagno, la nostra attenzione cade anche sull’etichetta del consumo energetico. Classe A o classe A+++?

La nostra scelta ovviamente ricade quasi sempre sul prodotto più efficente essendo, a volte, disposti ad investire 50,100 euro o più per avere l’elettrodomestico che consuma meno.
Ma in quanto tempo ammortizzeremo la differenza prezzo tra in classe B o un classe A+? Mesi? Anni?
Quanto incide in euro sulla nostra bolletta un’eletrodomestico che ha come classe energetica una categoria più bassa?
Con questo articolo cercheremo di fare chiarezza sull’argomento analizzando due situazioni tipo. Vedremo insieme quanto costa usare una stufa elettrica per il bagno e quando ci costa usare la nostra asciugatrice… (Il criterio di calcolo si può applicare a qualsiasi elettrodomestico)
Come prima cosa dobbiamo stabilire il costo dell’energia elettrica. Tale costo è espresso sulla nostra bolletta e utilizza come metro di misura il kWh. (kilowatt/ora).
Non ci dilungheremo troppo sull’argomento “costo in euro per kWh (€/kWh)”  perché lo approfondiremo in un’altro articolo che sarà pubblicato più avanti dove spiegheremo il funzionamento delle fasce orarie e gli ’scaglioni di consumo’ proposti da alcuni operatori di energia elettrica.
Diciamo che ‘mediamente’ il costo dell’energia nel nord italia si aggira a 0,20€ al kWh.(Compreso di IVA e accise)
Tabella Costo medio
Tabella Costo medio
Come si calcola il consumo di un’elettrodomestico?
Su i piccoli elettrodomestici (microonde, stufette elettriche, scope elettriche, ecc) è sempre specificata la potenza assorbita in watt, chiamata anche potenza di targa.
Per esempio su una stufetta elettrica troverete l’etichetta informativa che avrà specificata la potenza assorbita in watt. Da non confondere con la tensione (in italia 230V). Per esempio sulla mia stufetta leggo 2200W.
Ovviamente questo dato è riferito all’assorbimento massimo della mia stufetta. Quindi con velocità al massimo e temperatura al massimo.
Per fare un’esempio, sarebbe come se dicessimo che la nostra macchina consuma 5 litri per percorrere 100km. Questo dato (5l x 100km) si riferiscono ad un ‘tipo di utilizzo’ (a velocità costante 110km/h). Se vario la velocità della mia vettura varia anche il consumo.
Quindi, se la mia stufetta ha 4 velocità e io la uso sempre sulla velocità 2 con temperatura al massimo (uso tipo), la potenza specificata andrà ridotta. Ipotizziamo che in queste condizioni la nostra stufetta assorba 1500W.
Come calcolate il consumo orario? (kWh)
Semplice: Consumo in Watt x Ore di utilizzo. Quindi se la stufetta viene utilizzata trenta minuti al giorno il calcolo da fare sarà: 1500W per 0,50 (la meta di 1 ora). risultato 750Wh o 0,75 kWh. Consumo mensile? 0,75 kWh per 30 giorni.  Risultato 22,5 kWh di consumo al mese. Tradotto in euro: 22,5 kWh per 0,20€. Risultato 4,5€ di consumo medio al mese.
Ovviamente i piccoli elettrodomestici, visto la brevità di utilizzo nell’arco della giornata, non incidono molto sulla nostra bolletta.
Ma che dire dei Grandi elettrodomestici?
In base al tipo di elettrodomestico, nelle specifiche troviamo un dato in più rispetto alla semplice stufetta: Il consumo medio annuo espresso in kWh.
Tornando all’esempio dell’autovettura è come se leggessimo che la nostra auto consumi 100 litri di carburante in un’anno.
Come detto precedentemente sono molti i fatturi che possono variare questo dato.
A differenza di un elettrodomestico come il frigorifero, che ha un consumo costante nell’arco dell’anno, in una lavatrice o un’asciugatrice le variabili possono essere molte: Quanti cicli di asciugatura effettuo in un mese? Che ciclo di asciugatura seleziono ad ogni utilizzo?
Ecco perche la maggior parte dei produttori specificano il consumo in kWh per singolo ciclo.
Prendiamo ad esempio due Asciugatrici della stessa marca ma con classi energetiche diverse. La prima classe B e la seconda classe energetica A+.
Nelle specifiche potete trovare sia il consumo medio annuo che il consumo a singola asciugatura.
Il consumo medio annuo nell’asciugatrice è calcolato ipotizzando 10 cicli di asciugatura al mese. 120 all’anno.
Proviamo a fare un calcolo?
 
Stando alle specifiche del costruttore e alla tariffa media che abbiamo ipotizzato di 0,20€ al kWh un’asciugatrice in classe B consumerebbe all’anno (con 10 cicli a pieno carico al mese) 560 kWh cioè 112€. Mentre l’asciugatrice in classe energetica A+, nelle stesse condizioni, consumerebbe 305 kWh. Espressi in euro 61€,  con una differenza tra le due asciugatrici di ben 50€ all’anno di consumo corrente a favore ovviamente della classe A+.
La differenza di costo al momento dell’acquisto (269€ per la classe B e 419€ per la classe A+) è di 150€.
Non sono pochi è vero, ma carta e penna alla mano abbiamo dimostrato che in soli tre anni ammortizzeremo la differenza di costo tra un’asciugatrice e l’altra.
Ovviamente la differenza diventa più ‘consistente’ se utilizziamo l’elettrodomestico più spesso nel mese.
Anche il calcolo a singolo lavaggio potrebbe essere curioso.
Ad esempio l’asciugatrice in classe B consuma 4,75 kWh = 0,95€/ciclo. Mentre la Classe A+ nelle stesse condizioni consuma 2,64 kWh. 2,44€/ciclo.
Interessante vero?
Potete utilizzare questo metodo di calcolo per tutti gli elettrodomestici che avete in casa.
Ricordando che per i piccoli elettrodomestici difficilmente è riportato il consumo in kWh ma è specificata la potenza assorbita. Sarete poi voi a calcolare il kWh moltiplicando la potenza per le ore di effettivo utilizzo.
Per elettrodomestici più ‘Grandi’ il dato di consumo medio annuo è quasi sempre specificato e in quel caso il calcolo è più semplice.
A questo link potrete trovare una semplice tabella, divisa per tipologia di elettrodomestico, dove potete darvi un’idea del consumo medio annuo di un elettrodomestico in base alla sua classe energetica.
Bicarbonato!

Bicarbonato!

Buon giorno!!

Una cosa che da brava “economizzatrice” ho imparato a fare è sfruttare ciò che la natura offre!
Usare prodotti naturali è sicuramente più economico e seguendo i famosi consigli della nonna otteniamo sempre risultati migliori!!
Oggi nello specifico vedremo alcuni usi del bicarbonato… Costa pochissimo e lo trovate in qualunque supermercato!!
Vediamo nello specifico di cosa stiamo parlando: il bicarbonato è un sale di sodio dell’acido carbonico ed è tra gli additivi alimentari codificati dall’Unione europea (fonte wikipedia.org). Sono ormai note le sue proprietà ed è utilizzato in preparazioni farmaceutiche, come sbiancante nei dentifrici, come disinfettante per frutta e verdura e per l’igiene personale…
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Sicuramente conoscerete anche voi la sua forza come anticalcare!!! Se si pensa a quanto costa prendere un prodotto specifico il risparmio usando il bicarbonato di sodio è assicurato!!!
Aggiungendolo insieme al detersivo liquido (almeno un paio di cucchiaini) ci garantirà un bucato disinfettato, meno calcare nella lavatrice e capi più morbidi!!! Eh si perchè può essere sostituito all’ammorbidente che oltre a costare di più è dannoso per la salute infatti può causare allergie e irritazioni della pelle. (Cosa che ho potuto anche io constatare)

 

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E chi non può rinunciare al profumo?! Aggiungere delle essenze naturali può ovviare al problema, anche se vi garantisco che usare un buon detersivo, meglio se biologico, risulta già essere abbastanza!
Usare prodotti naturali non solo ci fa risparmiare ma aiuta l’ambiente e la nostra salute!!! Se ancora non lo state facendo provate e ditemi cosa ne pensate!!!!
Consiglio per niente scontato!
Paola per Economizzando.it
Buste Paga!

Buste Paga!

Buon giorno!
Per incominciare a scrivere tutte le nostre idee e le nostre informazioni per economizzare ci sembra doveroso scrivere un breve e pratico articolo per consigliare a tutti come noi nel nostro piccolo cerchiamo di risparmiare in casa..

Come gestire il denaro? Forse ve lo sarete chiesto spesso anche voi!!! Penso (anzi diciamo che ne sono convinta!!!) che “andare alla vecchia” sia ancora il modo migliore… Io e mio marito abbiamo sempre lavorato entrambi ma sembrava non rimanere nemmeno un euro da poter risparmiare adesso che non lavoro e che ho un figlio le cose sono cambiate… Semplici accorgimenti semplicissime modifiche…

 

Bando alle ciance vediamo subito in modo pratico di cosa si tratta!!!!

Per prima cosa è importante decidere in anticipo (prima dell’arrivo dello stipendio per esempio) quali sono le spese fisse e necessarie ad esempio affitto/mutuo, bollette, carburante,cibo ecc e FARE DELLE BUSTE dove metterete il denaro che servirà in modo da sapere quanto ne rimane per altre spese e quanto ne resta da poter risparmiare…

In pratica ad inizio mese (o quando abbiamo il versamento della mensilità) accantoneremo i soldi dell’affitto o del mutuo e i soldi per altre spese fisse. (Finanziamenti, abbonamenti Sky-telefono- ADSL, ecc..)

 Mentre per le bollette, che generalmente arrivano ogni due mesi, potremmo accantonare il 50% dell’importo dell’ultima bolletta in una busta così che il mese successivo avremmo da pagare circa la metà dell’importo dovuto ‘spalmando’ anche queste nell’arco di due mesi.

Sappiamo che al mese spendiamo 100€ di carburante? Perché non accantonarli subito ad inizio mese?
In questo modo avremo un’idea più ‘realistica’ della disponibilità, al netto delle spese, di liquidità!

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